Da una parte ritornare a scrivere e parlare senza superficialità e mediocrità, cercando sempre di arricchire il proprio lessico; dall’altra sviluppare una proficua collaborazione tra l’attività letteraria e scientifica, come chiave di rinascita della nostra gloriosa lingua.
Questi sono i messaggi che il Prof. Giuseppe O. Longo ha trasmesso ieri, mercoledì 17 ottobre, nella conferenza sul tema “Tecnologia e narrazione” che si è tenuta presso l’Università degli Studi “Juraj Dobrila” di Pola. Sono intervenuti il Console Generale Paolo Palminteri, la prorettrice Nevenka Tatković, la prof.ssa Eliana Moscarda, la prof.ssa Isabella Maticchio e infine Antonia Blasina Miseri della sezione di Gorizia della Società “Dante Alighieri” (tra gli enti organizzatori della conferenza).
L’evento, inserito nelle Giornate della Cultura Italiana del nostro Consolato Generale, è nato con l’obiettivo di sviluppare una riflessione sul tema della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, cioè “L’Italiano e la rete, le reti per l’Italiano”, tema che, appunto, vuole indagare qual è lo stato di salute della lingua italiana in un momento in cui è messa in difficoltà dalle reti social, dalle tecnologie digitali e dalla pervasività della lingua inglese che in questo ambito ha un ruolo predominante rispetto agli altri idiomi. Il Prof. Longo nella sua carriera si è interessato a diversi temi, spaziando dalla roboetica all’intelligenza artificiale, occupandosi anche nell’attività didattica e in quella letteraria. Quale esperto migliore, dunque, per trattare il tema del rapporto tra lingua e digitalizzazione? Il Prof. Longo ha evidenziato come scienza e letteratura, o, per dirla col nome della mostra, come “Tecnologia e narrazione”, possano incontrarsi e coincidere, essendo due prospettive diverse con cui interrogare l’umana esperienza. Nel mondo digitale è fondamentale che la letteratura prosperi perchè guarda alla parte sentimentale ed emozionale dell’uomo. Proprio per questo non dobbiamo rinunciare “alla gratuità, alla bellezza, all’incantesimo della lettura”.
